Calda giornata e sole splendente per questa bella gita in compagnia di Stefano, Gabri, Noce, Fede, Irsi, Chiaro, Andrea ed Elisa 🙂
Dove:Piz Roccabella 2731 m
Località e quota di partenza:
Dal primo impianto a monte di Bivio 1799m in Svizzera
Quota di arrivo: 2731m
Dislivello di salita: 932 m
Difficoltà: MS
Pericolo valanghe: marcato 3
Neve: variabile, da polvere (poca) a crosta
Esposizione: S-O
Tempo salita: 3h
Cartografia: Bivio 1256
Note: L’ultimo tratto sotto la cima richiede neve sicura.
Relazione:
Attendiamo la nostra compagnia al bar della Dogana, bevendo un bel cappuccino e mangiando una brioche della Loretta.
La truppa arriva, rimescolamento di macchine e via al Passo Julier. Oggi Piz Roccabella, le condizioni della neve, seppur in miglioramento, non sono delle migliori con rischio 3.
Arriviamo al parcheggio dello skilift dopo il passo Julier (i primi impianti di Bivio) e iniziamo a risalire la pista da sci dell’ancora quando uno svizzero ci rincorre urlando che noi italianì non abbiamo pagato il biglietto del parcheggio… gente ricordatevi che anche se non vedete nessun cartello il parcheggio si PAGA!! Pena un urlatore svizzero pronto anche a rincorrervi fino in cima al Piz Roccabella…
Partenza:
Comunque sia si risale la pista da sci e si imbocca la stradina che va a costeggiare il fiume entrando nella pianeggiante Val Tgavretga.
Arriviamo così ad un gruppo di case e abbandoniamo la pianeggiante stradina prendendo sulla sinistra un ponticello che ci fa attraversare il fiume: continuiamo sul lato opposto della valle e la percorriamo prendendo quasi alla sua fine una valletta sulla sinistra che con un breve e più ripido tratto ci fa arrivare a 2000m circa di quota, raggiungendo un piccolo bivacco in legno e lamiera a punta.
In direzione est sulla nostra sinistra troviamo qui l’ampia conca di Emmat e la seguiamo fino a quota 2500m circa alla bocchetta d’Emmat, dove ci aspetta il “ripido” pendio meridionale prima della vetta del Piz Roccabella 2731m.
Questa volta raggiungiamo la vetta in quanto valutiamo la neve sicura: il ripido pendio finale infatti è da evitare in caso di pericolo valanghe elevato.
Dalla vetta il panorama e’ vasto, si possono ammirare varie vette di scialpinistiche classiche come il Piz d’Emmat Dadaint e il Piz Grevevasalvas.
Visto le condizioni la discesa è stata fatta per l’itinerario di salita.