Sci Alpinismo Video di Montagna

Scialpinismo al Bivacco Cecchini

Domenica di pasqua sugli sci in Val Loga!

Dove: Bivacco Val Loga ex Cecchini 2773 m – Val Loga

Località e quota di partenza:
Abitato di Montespluga 1920 m – Lombardia, Italia

Mappa: Guarda la MAPPA >>

Dislivello di salita: 870 m

Regione/Stato: Lombardia, Italia

Gruppo montuoso: Alpi Occidentali – Alpi Lepontine – Gruppo Catena Mesolcina

Difficoltà: MS+

Rischio valanghe: 3 MARCATO

Scialpinismo al Bivacco Cecchini 2773 m – Val Loga – Montespluga Italy

Pasqua con gli sci in Val Loga, Montespluga:
con Irsi, Fede, Noce, Stefano e Ghilde 😀

Saliamo al Bivacco Cecchini sperando in un Piz Ferrè, idea abbandonata già prima di arrivare all’abitato di Montespluga vista la quantità di neve presente sulla strada dovuta all’azione del vento….. con calma scendiamo dalla macchina, vediamo un pò’ cosa fare…. subito tagliere di affettati o affrontiamo il gelido vento e la neve che cade??

Affrontiamo il vento…

Percorriamo la lunga val Loga verso ovest su terreno dalle pendenze moderate, fino a quando tagliamo sulla sinistra su un pendio dalle pendenze più sostenute, l’itinerario segue il sentiero estivo:
la neve è soffice, in alcuni punti ha fatto una leggerissima crosticina di massimo 2 cm ma rimane sciabilissima, visibilità a tratti buona, in alcuni punti leggero effetto whiteout.

Il Bivacco in condizioni normali è già visibile da qui, ma oggi non riusciamo a vederlo, inoltre nell 2010 è stato completamente rifatto e da lamiera  rossa brillante ora è in legno chiaro (meno visibile).

Scialpinismo al Bivacco Cecchini - Val Loga

Arriviamo al bivacco Cecchini, ci rifugiamo al suo interno per sfuggire al vento. Approfittiamo di un attimo di maggior visibilità e giù fino a Montespluga.

Bella sciata e poi immancabile ristoro all’albergo spluga.

Mappa – discesa dal bivacco Cecchini

Testo e foto di Elena Monistier

A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.