Avventura fra i ghiacci!
L’arcipelago delle Svalbard comprende più isole polari comprese tra i 74° e gli 81° di latitudine Nord, e tra i 10° e i 35° di longitudune Est.
Testo e foto di Alessandra Monistier e Stefano Torroni.
Il nome Svalbard significa “coste fredde”, la media delle temperature è in inverno di circa -15°C (febbraio –marzo), mentre in estate è di +2°C (luglio). Spitsbergen è l’isola più grande ed anche la maggiormente conosciuta e l’unica ad avere centri abitati.
Caratteristica fondamentale e elementi contraddistintivi del luogo sono gli IMMENSI GHIACCIAI ed i bianchi ORSI POLARI.
Il nostro viaggio:
18 – 24 Agosto 2007 – Milano-Copenaghen-Oslo-Longyearbyen
Purtroppo il viaggio inizia con la disavventura dello smarrimento delle valigie a Copenaghen, così siamo costretti a sostare una notte ad Oslo (motivo per visitare la città!!); proseguiamo la sera dopo per la destinazione prescelta: Lonyearbyen. Questo è il principale centro abitato delle Svalbard, sorta nel 1906, oggi consta di poco più di mille abitanti e rappresenta il punto di arrivo e partenza di ogni visitatore che raggiunge l’arcipelago. Il centro abitato nel suo insieme risulta piacevole e dispone di tutti i principali interessi e confort (banca, ufficio postale, ufficio turistico, negozi, ristori, l’ospedale,cinema, l’università e il Museo Polare).
Ci sono ostelli e case in affitto, con prezzi ragionevoli, e degli alberghi tanto belli quanto costosi.
La presenza dell’ORSO POLARE limita molto la possibilità di allontanarsi dal paese e compiere delle escursioni da soli, bisogna sempre essere accompagnati da guide munite di fucili.
Il nostro primo giorno di soggiorno è trascorso passeggiando per il piccolo paese, visitando il museo e organizzando le escursioni dei giorni successivi (l’ufficio del turismo ha un’ottima organizzazione, le possibilità di escursioni sono tantissime).
2° – giorno:
crociera giornaliera a Pyramiden (attraversamento del fiordo Isfjorden): insediamento russo che sfruttò i giacimenti di carbone da metà degli anni ’30; verso la fine degli anni ’90 la regione cessò di produrre quantitativi sufficienti di carbone da rendere proficue le operazioni di estrazione e la località fu abbandonata nel 2001.
Ora una guida attende i turisti che sbarcano al piccolo porticciolo e li accompagna visitare il paese ed il museo, luogo molto suggestivo.
Prima di arrivare a Pyramiden abbiamo visto il ghiacciaio (Nordenskiolg) in fondo al fiordo, e abbiamo pranzato sull’imbarcazione a base di pollo alla griglia e festeggiando il superamento del 78°parallelo Nord con whisky ed “autentico” ghiaccio di iceberg ! Nel rientro abbiamo scorto una foca e moltissime pulcinelle di mare.
3° – giorno:
salita al monte Nordenskioldsfjellet (1050 m): partenza dell’escursione poco distanti dall’aeroporto ed una volta raggiunto e attraversato il Plataberget, bellissimo altipiano, abbiamo proseguito fino alla sommità del monte, dove una volta era in funzione un osservatorio svedese. Durante la salita abbiamo visto le pernici artiche e sul plateau molti fossili.
4° – giorno:
crociera giornaliera a Barentsburg: da lontano si scorge la ciminiera che sbuffa fumo nero nel limpido cielo polare…..siamo arrivati a Barentsburg, località carbonifera russa ancora attiva e abitata da circa 800 persone. Visitiamo il paesino con una guida e successivamente nel poco tempo libero che rimane visitiamo il piccolo museo Pomor, tutto ha un aspetto un po’ trascurato e diroccato, ma la statua di Lenin, le scritte in cirillico, i murales raffiguranti operai danno un’idea molto reale del posto. Anche in questo caso prima di arrivare siamo andati a vedere da vicino un ghiacciaio (Esmark) e abbiamo avuto la fortuna di incontrare un tricheco; pranzo a bordo con secondo a base di balena in umido…!!
5° – giorno:
purtroppo si parte, volo alle 5 della mattina
( usciti di casa alle 2.15 con la luce del giorno pieno sono le renne che ci salutano!!).
Scalo a Oslo e Copenaghen, per sera siamo a Malpensa.
L’esperienza è stata straordinaria:
abbiamo realizzato un sogno ed inoltre abbiamo provato delle emozioni straordinarie.
Ciò che si prova è incredibile, essere sul mare con i ghiacciai che ti guardano, le foche che girano attorno alla barca, le renne libere che si aggirano nel paese e la paura/voglia di incontrate l’orso bianco, il sole a mezzanotte, le miniere ci carbone ancora attive ed i paesi abitati da popolazioni russe.
Le notizie sono tante ed e facile reperire molto materiale/informazioni, consigliamo come punto di partenza il sito dell’Ufficio del Turismo Norvegese. Noi abbiamo deciso di appoggiarci all’agenzia Poli Arctici, nella persona del Sig. Stefano Poli, che è stato di grande aiuto nell’intera organizzazione e che propone escursione di varia tipologia e grado di difficoltà.
I riferimenti sono:
Stefano Poli – www.poliarctici.com
Cosa è indispensabile:
- Abbigliamento invernale, giacca pantaloni, pile……
(vi assicuriamo che il vento è gelido !)- Occhiali da sole
- Binocolo
- Macchina foto
- Cappello e guanti
- Scarponi che tengono caldo e l’acqua
Potete leggere un articolo sulle Svalbard sulla rivista del CAI gennaio-febbraio 2011.
Segnalo un articolo sulle Isole Svalbard nel National Geographic di marzo 2010!