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Piz Bellavista: scialpinismo dal Ghiacciaio del Morteratsch

  • Dove: Piz Bellavista 3888 m
  • Regione/Stato: Svizzera, Engadina
  • Località e quota di partenza: Chamanna Boval 2495 m
  • Quota di arrivo: 3888 m
  • Dislivello: Primo giorno: 600 m dalla stazione ferroviaria Morteratsch (1896 m) - Secondo giorno: 1430 m dalla Ch. da Boval (2495 m)
  • Difficoltà: BSA
  • Neve: Farinosa
  • Esposizione: N
  • Gruppo Montuoso: Massiccio del Bernina, Alpi Retiche Occidentali
  • Note: Corda, picozza e ramponi - Rischio Valanghe: 2 - Moderato

Terza uscita del corso SA2 della scuola intersezionale di Scialpinismo della Valle dell’Adda, appagante e faticosa giornata!

Primo giorno:

Lasciamo l’auto al parcheggio della stazione del Morteratsch (a pagamento) e prendiamo la stradina, inizialmente scarsamente innevata, che ci porta ai piedi del ghiacciao del Morteratsch (circa 1 h).

Esercitazione:

Qui ci leghiamo in cordata e proseguiamo su ghiacciaio fino a trovare un posto idoneo per provare tecnica di camminata con ramponi e recupero di compagno non collaborativo da crepaccio con paranco.

Il tutto condito da un bellissmo ambiente intorno a noi. Finita l’esercitazione ci incamminiamo verso la Chamanna Boval.

Secondo giorno:

Partenza alle ore 5.00 del mattino con frontali sulla testa, decisamente ancora buio. Bellissimo il passaggio dalla notte all’alba e le luci sulle vette. Decidiamo di salire lungo il diretto canale sotto i seracchi che ci fa risparmiare almeno 1 h 1/2 , valutando il pericolo di caduta seracchi accettabile. Per superare il canale abbiamo utilizzato due corde fisse per il ripido tratto finale e il seguente traverso per sbucare così sul pendio superiore alla Fortezza (qui il punto più crepacciato).

Abbiamo infine tracciato l’ultimo pendio fino alla vetta, in quanto quel giorno solo il nostro gruppo ha raggiunto il Bellavista. Per raggiungere le altre vette del Bellvista continuare per cresta.

Speldida sciata in discesa per la via di salita, se non fosse stato per le mie gambe che mi hanno abbandonato dopo le prime tre curve… che maleeeeee!!!

Grazie a tutti gli istruttori per l’ istruttiva e faticosissima giornata.

Relazione di Carlo (direttore SA2) su on-ice.it:
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A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

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