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Polvere al monte Rascias: Scialpinismo a Champorcher

Mentre tutto preannunciava una passeggiata a raccoglier margherite… ecco che questa giornata si è trasformata in una magnifica scialpinistica con discesa in spettacolare POLVERE!!!!!

Dove: Monte Rascias 2784 m

Località e quota di partenza: Valle d’Aosta, Champorcher (Grand Mont Blanc), Frazione Petit M. Blanc 1700m

Regione/Stato: Valle d’Aosta, Italy

Gruppo montuoso: Alpi Occidentali – Alpi Graie – Gruppo Gran Paradiso

Quota di arrivo: 2784 m

Dislivello di salita: circa 1100 m

Esposizione prevalente in discesa: Nord

Difficoltà: MS

Neve: Polvere!! Polvere polvere polvere…..


Percorriamo la strada fino a quando la neve (poca) non ci fa parcheggiare l’auto.

Proseguiamo con gli sci ai piedi per brevi tratti, ma alla fine facciamo praticamente 1.40h a piedi con gli sci nello zaino (abbastanza sviluppo, saranno un 4,5 km di stradina sola andata): in inverno la strada normalmente è interamente percorribile con gli sci ai piedi.

Arriviamo a Dondena percorrendo questa stradina mal innevata, facciamo una piccola sosta: l’aria è freddina ma il sole ci scalda. Fra una canzone e l’altra, una foto, una battuta, tante risate e tanto altro ancora… 😀 attraversiamo il torrente e iniziamo qui a salire gli ampi pendii finalmente innevati in direzione S-W, oltrepassando il rifugio Dondena a 2192 m con alla nostra sinistra il Mont de Dondena.

Ci dirigiamo verso i tralicci (unica nota negativa del bellissimo panorama che ci circonda) e ci dirigiamo a ovest; dopo un breve “ripido” pendio continuiamo per un ultimo ampio e dolce panettone innevato fino alla cima.

Come sempre la compagnia è divertente e di certo la salita non è mai noiosa!!

Discesa: per l’itinerario di salita in POLVERE…..

Grazie Noce 😉

Scialpinismo al Monte Rascias – Champorcher

Testo e foto di Ghilde

A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

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